Storia dell’ incentivazione
dell'energia rinnovabile elettrica in Italia.
A seguito delle evidenti conseguenze dell’inquinamento sul pianeta, causato dal consumo di energia fossile, come il petrolio e il carbone, gli stati membri europei hanno sottoscritto la Direttiva comunitaria 2001/77/CE.
La direttiva ha dato il via al raggiungimento degli obiettivi di riduzione di C02 nell’ambiente negli anni a venire. L’Italia ha recepito la direttiva europea nel 2003 aprendo la strada all’AUTO PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA da fonti rinnovabili.
Per consentire la diffusione degli impianti fotovoltaici con il meccanismo del CONTO ENERGIA ha fatto in modo che il costo iniziale dell’investimento si auto ripagasse con l’acquisto da parte dello stato (tramite il GSE Gestore dei Servizi Elettrici) dell’energia prodotta.
Il sistema entra ufficialmente in vigore nell’anno 2005 con la nascita del I° CONTO ENERGIA e dello SCAMBIO SUL POSTO. Aziende e privati venivano ripagati profumatamente per l’energia in eccesso immessa nella rete elettrica nazionale e compensati anche della quota parte che durante il giorno non veniva consuma dell’immobile, ripresa durante la notte, con lo SCAMBIO SUL POSTO( ancora in vigore)
Al primo conto energia ne sono succeduti altri 4 (ultimo è stato il 5°) ed al raggiungimento della soglia massima di 6,7 Miliardi si è conclusa la possibilità di ricevere contributi per la produzione di energia elettrica con impianti fotovoltaici. Gli altri sistemi possono ancora accedervi iscrivendosi all’apposito registro.